mercoledì 26 febbraio 2014

A proposito di questo libro Smamma


Questo libro, Smamma, non parla dell'adolescenza come fenomeno in generale. Parla più di come io, come disadattata o inadeguata alla maternità in generale, e ancora più in generale alla vita, abbia affrontato un''adolescenza in particolare, quella di mio figlio, con tutto il suo contorno. 
Non è vero, come sostengono alcuni manuali, che gli adolescenti si comportano tutti nello stesso modo, che hanno tutti gli stessi problemi, le stesse reazioni eccetera, balle: ogni adolescente individua e sceglie la propria tecnica precipua, personale, per essere di fastidio all'universo.
So di adolescenti che si comportavano in modo del tutto diverso, opposto addirittura, al mio (e tuttavia non meno molesti). Insomma, non ho niente contro gli adolescenti, mi piacciono abbastanza e li considero delle brave persone, però non ne sono un'appassionata . Li lascio stare. Non è che se incontro un adolescente non vedo l'ora di andare a farci amicizia o andarci a parlare, anzi, mi comporto con circospezione e cautela, mantengo la calma e cerco di comunicargli  che non intendo in alcun modo recargli disturbo.  E' di grande importanza padroneggiare il pensiero in loro presenza, perché sono dotati di spiccata attitudine a intercettare ogni minimo tentennamento, incertezza o esitazione della mente. Questo può costituire serio pericolo. 

Vorrei che fosse chiaro infine che io non ho mai scelto di avere un adolescente in casa, è stato lui a manifestarsi a me, in quella forma, in quel dato momento. E' così che il più delle volte accade, pare essi si manifestino per caso: non reclamati, non invocati. 

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