mercoledì 30 novembre 2016

dialogo sul vincere cose







A non è uno scherzo, sei stato selezionato 

B eh?

A non è uno scherzo sei stato selezionato proprio adesso! 
sei il potenziale vincitore di una Audi a sette sportback.

Bchi?

A Adesso sei il potenziale vincitore 

B vinco?

A un' Audi A sette sportback. Vinci una audi. Sei contento?

B Una volta ho vinto al gratta e vinci. È stato una volta che ho comprato un gratta e vinci dove c'erano dei pallini da grattare, se dentro questi pallini di sotto tu ci trovavi dei numeri superiori ai numeri dei palini di sopra quella significava che tu vincevi quello che c'era scritto sotto i numeri dei pallini di sopra. 


A Una Audi A sette sportback non si vince tutti i giorni.

(pausa)

Congratulazioni! Sei stato selezionato per vincere il nuovissimo Iphone SS 44

B Io ho grattato tutto in una volta. Non guardavo di grattare prima i pallini alti o queli bassi. Non ci pensavo. Non mi importava né di vincere né di perdere. Perchè non ci credevo. E ho vinto.

A congratulazioni.
Sei stato selezionato.

B Ho vinto solo quella volta.

A Era bello?

B Non che si senta niente, dentro. Però era bello. 
Era come passare la mano su qualcosa di liscio liscio. E morbido.

A Come accarezzare un gatto?

B Come accarezzare un gatto.

( appunti vecchi per qualcosa che non mi ricordo)

l'idea del mondo



A me non piace pensare che il mondo sia popolato da gente senza morale schiava della brama di possesso e insensibile al dolore altrui. Preferisco pensare che la maggior parte delle persone sia normalmente dedita a svangarsela come può, tra le difficoltà, i dubbi, e le giornate di sole.

mercoledì 16 novembre 2016

Nostos







Sospeso il giudizio mise la nave in porto
attraccò 
dove si poteva,
dove non era troppo difficile.

Mentre gli dei erano distratti.

domenica 13 novembre 2016

senza cerbiatti




Questo è proprio un periodo
che viene dopo un periodo
che in quanto tale non ha
né dignità né autonomia
un transito semplice
spinto dal tempo.

Il prato è anonimo,
senza profumi,
senza cerbiatti.

lettera

Allora mi era arrivata una cosa della luce e del gas per fare una specie di gara di appalto del genere gruppi di consumo equo e solidale, chiedevano il consumo annuo eccetera così poi ti dicevano che azienda ti conveniva di più. Ho dovuto fare la connessione all'enel per leggere le bollette (le mie di carta non le trovavo e ci ho messo mezz'ora per fare l'accesso on line), poi dovevi scrivere il consumo annuo del gas (ho dovuto fare la divisione per trasformare i smc in mc, con la costante di conversione). Allora mi chiedo, è possibile che uno non possa fare le cose in modo semplice? Possibile che per ogni cosa ci voglia così tanto tempo. Non dico che il mio tempo sia prezioso, che non vale un cazzo, però magari potevo andare a farmi una birretta qua davanti.
Non so.
La verità è che tutte le volte che mi arrivano queste cose una parte di me dice che comunque dietro c'è la fregatura. Che non se ne esce. E però devo farlo. Ci devo provare. Ci provo. Al massimo non è niente, una birretta in meno. 
In tutto questo non ti ho chiesto come stai. Non so come stai, come stai in questi giorni freddi. Lo sai che oggi non ho scritto niente. Sono stata tutto il giorno impegnata a fare lavatrici e lavare cose. Perché non volevo scrivere. Non volevo per niente mettermi a repentaglio. Ti abbraccio.

soldi e teatro



Ma se non ci sono i soldi chi l'ha detto che si debba per forza fare lo spettacolo. Se non ci sono i soldi lo spettacolo si può, anzi si deve non fare. chissenefrega di vedere uno spettacolo fatto a tutti i costi contro tutto. non è che al pubblico gli puoi dire, non c'erano i soldi, l'abbiamo fatto lo stesso. fa schifo. ma l'abbiamo fatto lo stesso così schifoso, perché senza i soldi nessuno aveva una forte motivazione, tutti erano senza idee, non venivano le idee perché senza i soldi anche se ti vengono le idee poi ti vanno via subito. ma l'abbiamo fatto, lo spettacolo: è uno spettacolo povero, uno spettacolo di merda, senza idee, senza niente, però è uno spettacolo. E l'abbiamo fatto senza soldi. E chissenefrega, ti puo' rispondere il pubblico.

appunti vecchi






Non vorrei tornare indietro, ma neanche andare avanti. 
Vorrei starmene ferma, ma sentire comunque il vento fra i capelli.

mercoledì 9 novembre 2016

da una parte




da una parte la cosa pendeva dritta,
dall'altra pendeva storta.
se la raddrizzavi dalla parte storta,
ecco che subito la parte dritta
cominciava a mettersi storta.
come se si fossero messe d'accordo,
le due parti, di non pendere giuste.
per non dare soddisfazione.

domenica 6 novembre 2016

non sa come si chiama






E' contenta e non sa come si chiama e cammina e non sa come si chiama e cammina ed è contenta anche se non sa come si chiama: quello per cui cammina.