domenica 13 novembre 2016

lettera

Allora mi era arrivata una cosa della luce e del gas per fare una specie di gara di appalto del genere gruppi di consumo equo e solidale, chiedevano il consumo annuo eccetera così poi ti dicevano che azienda ti conveniva di più. Ho dovuto fare la connessione all'enel per leggere le bollette (le mie di carta non le trovavo e ci ho messo mezz'ora per fare l'accesso on line), poi dovevi scrivere il consumo annuo del gas (ho dovuto fare la divisione per trasformare i smc in mc, con la costante di conversione). Allora mi chiedo, è possibile che uno non possa fare le cose in modo semplice? Possibile che per ogni cosa ci voglia così tanto tempo. Non dico che il mio tempo sia prezioso, che non vale un cazzo, però magari potevo andare a farmi una birretta qua davanti.
Non so.
La verità è che tutte le volte che mi arrivano queste cose una parte di me dice che comunque dietro c'è la fregatura. Che non se ne esce. E però devo farlo. Ci devo provare. Ci provo. Al massimo non è niente, una birretta in meno. 
In tutto questo non ti ho chiesto come stai. Non so come stai, come stai in questi giorni freddi. Lo sai che oggi non ho scritto niente. Sono stata tutto il giorno impegnata a fare lavatrici e lavare cose. Perché non volevo scrivere. Non volevo per niente mettermi a repentaglio. Ti abbraccio.

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