venerdì 4 agosto 2017

febbre (prose brevi)




Ho il sapore dell'aria in bocca, vorrei dirti: Tieni a mente tutto tu. Non ricordo se era prima o dopo che hai portato in casa l'acqua. Prima o dopo hai chiuso la porta. L'ho sentita chiudersi - ho pensato alle pantofole e alla tua fissa del pulito che andava insieme ai tuoi passi, al profumo della federa. Hai portato dei fiori, li ho visti passare oltre la stanza,
me li hai fatti vedere dalla porta, sollevando il mazzo come una vittoria allegra, distante. I malati non gli odori intensi.
Non so cosa sia accaduto poi, quando non c'ero.
Mentre non ci sono stata.
Ieri il sole era caldo ma non mi hai portata fuori.
La stanza era scura, ti ho detto, sentivo i fischi delle navi, i libri sul letto mi hanno tenuto compagnia.
Conosco il tempo che impieghi a tornare dal lavoro
ma non so cosa fai là dentro, mentre dormo insonne.
Quando rincasi sei ancora lo stesso, il riso ha il solito sapore buono, di attesa appagata. La luce bagna il tavolo di cucina con le sue strisce sottili. Versi due bicchieri d'acqua
Da quanto tempo, non beviamo vino?
Domani - mi dici uscendo, domani facciamo l'amore - tieniti pronta.
Io cammino, per la prima volta e la sveglia, sul comodino, segna le sette, di sera - respiro, c'è il vento e guardo i tetti. Aspetto.
(2006|2017)

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