Sara dice che i morti tornano, in una stagione
precisa, cioè tra la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno. Dice che
passano dallo specchio, che per loro è come una finestra, se non c’è lo
specchio loro non possono passare.
Quindi ci vuole lo specchio. E quello c’è.
Poi servirebbe una fotografia, e qualcosa di buono, o di bello. Qualcosa che
a loro piaccia, per invogliarli a venire. Forse dei fiori, o dei dolcetti, o
della farina dolce.
Ecco. Tutto qui. Perché i morti non hanno molte pretese, a quanto pare.
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