martedì 16 maggio 2017

innovative|intelligenti

una cosa che ho notato è che molto spesso, quelli che dicono delle cose molto innovative e intelligenti, che sulle prime ti sembra che cambino di molto il punto di vista e lo rivoluzionino addirittura, in senso poetico e antropologico e politico ed esistenziale, niente, dopo un po' diventano patetici, perché appena si accorgono di avere come dire, fatto un certo effetto, si dimenticano di essere stati ad un certo punto della loro vita in una posizione scomoda (che era la posizione giusta, privilegiata, dalla quale riuscivano a vedere quello che vedevano e che quasi nessun altro riusciva a vedere ) e si mettono comodi, ingrassano, parlano a voce più alta, e cominciano anche a capire che ci possono tirar su qualcosa, da quelle loro intuizioni, e addirittura guadagnare qualcosa. e allora, nella loro comodità, cominciano a diventare così ripetitivi e autoreferenziali e noiosi, che quasi era meglio se non rivoluzionavano niente poeticamente, e lasciavano tutto com'era, che alla fine non faceva molta differenza e non illudevano nessuno.

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