martedì 14 febbraio 2017

Noi

tutto quello che facciamo,
tutto quello che abbiamo fatto,
è stato sempre camminare
dentro la foresta buia
al fondo della quale
qualcuno ci aveva indicato
di sicuro 
avremmo trovato
la famosa casetta
di cioccolato.

lunedì 13 febbraio 2017

le capre non esistono.

per un attimo avevo visto una cosa
che poi non c'era più.
Anche ieri,
e anche qualche giorno fa, mi è capitato di vedere
in sogno
cose che di solito non sogno mai.
Di solito i miei sogni sono molto realistici
non sogno mai cose che da sogno
sono sempre cose normali, che uno può vedere
anche quando si sveglia
invece qualche giorno fa c'erano stati dei cambiamenti.
Ho trovato settecento euro nel portafoglio, ho pensato: strano,
di solito questo genere di cose non capita.
Infatti non era capitato.
Però era comunque un fatto strano.
Poi è arrivata la visione: alcune icone sul computer,
piccole possibilità supplementari, disegnare con le dita,
che poi si sono rivelate inesistenti.
Ma non sogni.
Solo inesistenti.
Frutto della fantasia.
Come se adesso io qui mi mettessi a vedere una capra o cose del genere.
Le capre non ci sono. Le capre non esistono. Ripetitelo fino allo sfinimento
o impazzirai.
le capre non esistono.

non essere

Pensavo alla responsabilità di ogni tassello di un mosaico. È difficile essere tasselli di un mosaico. Perché nessun tassello vede il disegno di cui è parte, ma niente mosaico, senza tassello. Allora penso a qualcuno che mi raccontava che adesso le navi le portano in disarmo in Tailandia ( possibile o me lo sono sognata?) i tailandesi ci mettono tanto, ma smontano la nave pezzo a pezzo. Tutti i pezzi sono la nave. I tailandesi hanno tempo, il loro tempo vale poco, per questo c'è l'hanno. Le navi sono lì per essere trasformate in prima . Pezzi. Frammenti. Per tornare quello che erano. L'idea di una nave. Tasselli che compongono mosaici che scompongono navi che fanno tornare indietro il tempo a quando le navi non c'erano . C'è qualcosa che non so dire, che appartiene al non essere. Che mi piace.

ultimamente

ultimamente non sono più così amica coi miei pesci, ho l'impressione che confabulino tra loro e contro di me.  sono anche dispiaciuta, lo sento che non sto offrendo loro molti diversivi (a parte il miracolo delle scagliette di ali di insetto che cadono dal cielo). ho l'impressione che a loro non basti più, li vedo che si annoiano. anche la piantina finta non li stupisce più. è normale mi dico, quando uno ha la pancia piena vuole subito arricchirsi dal punto di vista spirituale e vedere cose nuove e emozionarsi e scoprire il mondo intorno a sé eccetera. però io non so che fare. dovrei allestire qualcosa di stupendo nella loro vaschetta. un cineforum sul mar dei tropici?
 insomma mi sento in colpa. però mi viene anche da dire, non vi allargate troppo con le pretese tesorini. non è che io faccia poi una vita molto più stimolante della vostra.

mercoledì 8 febbraio 2017

nonna

oggi sono andata da mia nonna le ho portato delle roselline in un vaso e le ho detto scusa nonna, anche se era stata lei ad avermi insultata, poi lei ha detto che le rose sono molto belle, mi ha chiesto quelle sul rosmarino sono api o vespe, api, le ho detto. lei ha detto bene, impollinano. poi mi ha detto che alla zia per i cento anni aveva regalato una liseuse grigia di lana fatta a mano a maniche lunghe e mentre lo diceva faceva il gesto con le mani lungo le braccia per far capire le maniche fino a dove, e sempre con le mani ha fatto i volant e la misura del nastro di raso, nel modo che hanno tipico le sarte. e io ho pensato ho fatto bene a far la pace per prima a dire che avevo torto, anche se era stata lei, ad insultarmi. mi rifarò in futuro, se mai, con dei nipoti.