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venerdì 6 giugno 2014
Gi che racconta Paul Auster Tizio Caio e Sempronio
C'è uno che si chiama non mi ricordo più diciamo Tizio per semplicità, che però scrive dei gialli sotto lo pseudonimo Caio, nei quali il protagonista è un detective che si chiama Sempronio, però lui, Tizio, non si riconosce per niente in Caio, perché non gli piace e lo sente come un estraneo, si riconosce un po' di più in Sempronio,che il protagonista dei gialli di Caio, che sarebbe lui, sotto pseudonimo, che scrive i gialli di Sempronio che è un detective. Poi però Tizio all'inizio riceve una telefonata in cui c'è uno che lo cerca pensando di parlare con Paul Auster, allora lui in quel momento si finge Paul Auster, e siccome deve risolvere un caso nel quale deve proteggere uno, ne va della vita di questo qua, allora lui, Tizio, indaga un po' facendo finta di essere Paul Auster, fingendo però, trattandosi di un giallo, appunto, di essere Sempronio, il protagonista dei gialli di Caio, che sarebbe lui. E alla fine, andando avanti come Sempronio, arriva un punto che Paul Auster vero lo va a cercare e lui, Tizio, che fingeva di essere Paul Auster nei panni di Sempronio, finisce che non è più nessuno. Sparisce. Non c'è. Come identità.
Non so se mi è piaciuto, te lo devo dire, perché a me le storie che finiscono male mi lasciano sempre sul finale un nervoso.
(Gi)
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