e quando partivo per
tanti giorni dicevo a Gi, mentre non ci sono puoi cambiare l’acqua ai pesci?
E lui diceva forse devo
andare dalle bimbe a Milano, in quei giorni.
E i miei pesci? Dicevo
io, chi ci bada se non ci sono io?
E Gi diceva Mino.
Lo sai che Mino non è
gentile coi pesci.
Ma io non posso stare
sempre qui mentre tu sei in giro solo per guardarti i pesci, ho le
bambine dalla Piera.
Che palle ste bambine
maledette della Piera, dicevo io
Che palle sti pesci maledetti tuoi, diceva Gi, e ridevamo, perché era come giocare a scacchi
tra due che non hanno tattica e si rispondono uguale a specchio, mossa a mossa, senza sapere neanche lontanamente dove si andrà a parare.
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