venerdì 13 giugno 2014

short stories con la parola cazzo

short stories con la parola cazzo




1
c'era una volta una formica che non sapeva di essere una formica. incontra un'altra formica e pensa - che sfigata quella cosa lì, con le zampette che mi è appena passata di fianco. poi incontra un'altra formica, e pensa - oggi ne passa di gente messa male madonna. poi si vede riflessa in una goccia d'acqua e pensa - non sarò mica una cosa tipo quelle che ho visto passare prima? si guarda meglio: ma non mi dire, sono proprio una formica del cazzo anch'io.
allora poi, da quel momento, quando incontra altre formiche, le guarda con meno spocchia.
 
2
c'era una volta una rana in uno stagno. tutte le sere gracidava con le sue amiche sul bordo dello stagno mentre i maschi erano a caccia di zanzare. faceva una vita molto tranquilla e regolare. un giorno però si dice- cazzo, mi rendo conto che in tutta la vita non sono mai stata da nessuna parte. sempre qua a gracidare tutte le sere. non c'è una volta una sera che abbia fatto una cosa qualunque che non fosse gracidare.mai. non mi è mai neanche venuto in mente che magari potevo chessò, farmi un giro, andare a dare un'occhiata quel che succede qua intorno. niente.solo stagno e gracidare tutta la porca vita.
allora da quella sera non gracida più.

3
c'era una volta un asina. c'era una volta io che mi ero innamorato di quell'asina. tutte le volte che potevo le davo un bacio sul naso. il naso degli asini è morbidissimo e sopra ha dei piccoli pelettini che pungono un po' le labbra ma non fanno assolutamente male, anzi. cazzo. era bellissimo baciarmi la mia asina.

4
c'era una volta un orso grassissimo. quest'orso non aveva amici perché non gliene fregava niente. stava bene da solo sotto il suo albero di gelso. era molto grasso e qualche volta pensava - uno di questi giorni mi faccio una corsetta tanto per dimagrire.
però questa corsetta mai che la facesse. una volta era stanco, una volta non c'aveva voglia, una volta faceva troppo caldo. insomma, pensava l'orso - se corro o non corro sono fatti miei. non è che c'è qualcuno che
mi controlla e mi dice cosa devo o non devo fare. allora poi l'orso ad un certo punto una bella mattina si alza, si stira, e bel bello si fa una corsetta. la cosa gli piace e il giorno dopo ne fa un'altra e anche il giorno dopo. dopo poi, tutte le mattine l'orso si fa la sua corsetta e dopo alla fine dimagrisce. però poi un giorno l'orso, mentre corre si dice- che idea del cazzo questa di correre, non so proprio come mi sia venuta. è proprio un'idea del cazzo. però continua a correre, perché ormai si era abituato.

5

c'erano una volta un bruco e una farfalla. il bruco guardava la farfalla con un certo interesse. pensava di mangiarsela. allora la farfalla gli dice - guarda che ti ho capito tu che cosa stai pensando, di mangiarmi eccetera. ti avviso subito che è un'idea del cazzo.primo perché ho le ali e scappo. secondo perché tra un po' anche tu diventi farfalla. non ci si mangia tra gente della stessa categoria.

6

c'erano una volta un elefante e un topo. Elefante - dice il topo. ma l'elefante non sentiva perché era troppo in alto e anche perché stava facendo un'altra cosa. allora il topo gli dice di nuovo- elefaaaante. ma niente. l'elefante non lo sente. allora il topo sale sulla zampa dell'elefante si arrampica su su fino all'orecchio dell'elefante e ci urla dentro: elefanteeee
allora l'elefante prende il topo con la proboscide, lo tiene appeso per la coda e gli dice - che cazzo vuoi che urli così, sei scemo o cosa?
e il topo gli risponde - scusa, mi sentivo solo.



















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