Non era per far niente, solo per fare una fotografia, eravamo entrati in quelle cabine della stazione. Gli scatti erano tre. Tre le possibilità, le chances. Le prime due le ho scartate d'istinto, non perché fossero brutte, per vedere cosa ci era riservato, dopo, dal destino.
il destino, invece, non ci riservava niente.
La foto è caduta giù dalla feritoia. La terza foto, l'ultima, quella dopo la quale non c'erano altre possibilità.
io ero scomposta, lo sguardo fuori, il tuo verso l'obiettivo. Non eravamo insieme né cosi felici, come avremmo voluto essere, ricordarci. C'era una febbre, una sete di qualcosa.
Mi devo ricordare, mi ero detta dopo, di tenere fermi gli occhi.
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