mercoledì 19 marzo 2014

2 diario di viaggio per #smamma

ieri  alla Rai, prima mi avevano detto che non importava che mi truccassi, che potevo andare come volevo, poi mi hanno detto Magari un saltino in sala trucco la facciamo. In sala trucco c'erano due truccatrici sul biondo, già di loro molto truccate, una ha cominciato a spalmarmi la faccia, che più spalmava più mi sembravo vecchia e con le rughe, pensavo Sembra che mi stia truccando da vecchia, ma non mi sembrava bello dirglielo, allora sorridevo e facevo capire che andava benone, Fammi pure quello che vuoi, dicevo col mio sorriso, tanto la trasmissione non va neanche in Francia, solo in Nuova Zelanda, in Argentina, in posti lontani dove possono pensare quanto vogliono che sia una sessantenne, mentre spalmava la mia truccatrice diceva all'altra truccatrice Mia figlia l'ho lasciata sola a casa, tanto è bravissima, si fa da mangiare da sola e studia tutto il tempo, invece l'altra, la più grande, diceva, non era come questa, mi faceva impazzire di brutto, non mi lasciava dormire. Però, diceva, quella cattiva non mi ha mai fatto preoccupare, perché anche se si trovasse in mezzo alle bombe in una guerra, ne uscirebbe liscia e tranquilla. perché ha un carattere di quelli che sopravvivono a tutto. I figli sono tutti diversi, non sono mai uno uguale all'altro, uno è in un modo, l'altro tutto in un altro modo, non ci si può credere.
Dopo avermi tutta truccata, mi ha guardata e mi ha detto Va bene? Io ho detto Si, pensando Tanto. e lei ha detto Le ho fatto un trucco molto leggero. E secondo me dentro pensava anche lei Tanto.
Ho preso l'ascensore, mi sono guardata allo specchio dell'ascensore e per un attimo mi veniva quasi da piangere, ma poi, guardandomi allo specchio del bagno prima di entrare in trasmissione, vuoi per la dolcezza delle luci del bagno rispetto a quelle dell'ascensore, vuoi perché ormai mi ero abituata ai sessant'anni, ho pensato Come sessantenne sei uno schianto.
Sono andata a registrare la trasmissione con un microfono infilato dentro la maglietta, cercando di sembrare abituata al trucco (anche se il rossetto me l'ero tolta con la mano, all'ultimo momento prima di entrare).
Ecco. Roma poi era bella, tutta piena di rovine romane dappertutto. E' bellissima Roma, con tutte queste rovine romane. Mino sta studiando Diocleziano, Nerone, Caligola e Vespasiano. Volevo telefonargli per dirgli che stavo proprio vedendo le loro pietre. Volevo telefonargli per dirgli Sono qui proprio davanti al Colosseo, ma poi cosa gli dicevo? A Roma c'è il Colosseo? Che telefonata era?
Poi sono andata a comprare una bottiglia di vino piemontese da portare ai miei amici e abbiamo mangiato insieme un polipo buonissimo e abbiamo parlato della giraffa Marius e del fatto che gli animali allo stato libero vivono due tre anni, invece quelli in cattività vivono anche trenta. Però in cattività.

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