martedì 28 giugno 2016

promozione


Devo ricordarmi di non andare più ai festival della cultura nostrana. Mi sento confusa, dislocata. Annientata. Sono triste. Avrei dovuto armarmi meglio.
Quello che conta infine è la fotografia. Il selfie con lo staff.  Non l'esserci ma: l'esserci stati. Comprovati.
L'appartenenza connivente al loro nulla marcio ma sempre vittorioso,
Il teatrino povero e impudente del sorriso spiritoso.
Lo sfavillio dentale di un chilo di parole lette male.




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