Gli ho mandato subito un sms con scritto Quando torno faccio le tagliatelle.
Lunedì sono tornata. Ho comprato sì,le uova, ma non ho avuto tempo per fare le tagliatelle.
Ieri Mino era decisamente sull'arrabbiato per via delle tagliatelle promesse da oltre tre giorni e non ancora mantenute. Per cena si è fatto un uovo alla coque, senza felicità.
Stamattina appena sveglia, ho sentito risvegliarsi in me una grande energia vitale materna e casalinga, e mi sono messa a mescolare le uova con la farina:
Siccome Gi è a dieta (per via della Nutella che continua a mangiare col cucchiaio, sempre con la scusa che avendo smesso di fumare non può contenersi anche in tutte le altre cose della vita perché a quel punto che vita è) quindi non può mangiare le tagliatelle.Così ne ho fatte poche, solo per Mino e un po' per me, ma poche, per solidarietà con Gi, perché non mi veda mangiarmi anch'io un piattone di tagliatelle all'uovo fatte in casa con burro e parmigiano, mentre lui si mangia la crema di zucca senza patata e senza olio.
Gi,però, non ha dato segni di apprezzamento, quando ha visto le tagliatelle sul tavolo, non è sembrato contento. Non mi ha detto Che belle tagliatelle!
Perché sa che non può assaggiarle.
Gi, così facendo, pensa di farsi vedere distaccato e superiore, ma in verità non fa che dimostrare un attaccamento smodato alle tagliatelle, cosa che, a ben guardare, non gli fa onore.
Poi io e Gi siamo usciti e siamo andati dal ferramenta a comprare le bacchette, e abbiamo messo su (finalmente)le tendine del bagno, fatte con della tela da sdraio che ho trovato quest'estate in un banco del mercato.
Sono venute proprio bene
e questo è tutto.
Da oggi non ci sarà più bisogno di tirare giù le saracinesche ogni volta che ci si siede su water. È un bel passo avanti.
Nessun commento:
Posta un commento