domenica 25 ottobre 2015

Georg Trackl era molto per bene

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Sono i giorni come questi che fantastico che sparisco, qualcuno dice forse ha preso un treno ma poi chissà. E sono sparita. Di me si sa che forse sono andata a vivere a Ouessant, ho preso un traghetto. E comunque sono quei personaggi che, non essendo più presenti, non muoiono mai.



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Mi piacerebbe adesso uscire andare al bar e trovarci qualcuno con cui scambiare anche solo due parole sulla neve, sulle armi libiche.
Un senso di umanità che mi manca. Ma poi non sono contenta di prendere di nuovo un cappuccino quando sono giorni che mi ripeto di non cadere più nella trappola del cappuccino. Oltre al fatto che Dietro il cappuccino c'è sempre una brioche. E tanti saluti.




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Lavi il forno, benissimo, ma poi non è che quando arriva qualcuno apri il forno per dire Visto, cos'ho fatto ho lavato il forno dentro. 

È una cosa che uno fa non per farla vedere, ma per il fatto di aver fatto una cosa pulita. Come una disciplina.
Per cominciare da lì.



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Ieri su un libro ho letto che Georg Trackl era molto per bene. si drogava. Però si pettinava.

2 commenti:

  1. leggere il tuo blog mi mette in contatto con qualcosa di mio, qualcosa che non so ascoltare senza leggerti.

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  2. Grazie. Spero di non perdere la voce, donnainvisibile

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