QUI C'È DISORDINE. NON È UN'IMPRESSIONE. È PROPRIO COSì.
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venerdì 9 ottobre 2015
Vale tutto? Quasi.
Ultimamente non so più cosa pensare delle cose del mondo. Per esempio, cosa ne penso del caso Marino? Non so. come faccio a saperlo? Ha rubato, non ha rubato? Se restituisce i soldi vuol dire che ha rubato o solo che è pragmatico, boh. Cosa penso di Putin, dei bombardamenti di Putin contro l'Isis in Siria, ma è contro l'Isis o no? Sta bombardando a fin di bene? Sta bombardando un po' anche per noi? e l'Ucraina? cosa ne penso della politica russa nei confronti dell'Ucraina? Dove eravamo rimasti?
Chi è buono?
Chi è onesto?
Il Papa è un rivoluzionario o solo l'altra faccia di un programma di restyling propagandistico, creato apposta così "libero e bello" per illuderci che qualcosa stia cambiando, senza cambiare niente di sostanziale?
Boh.
Ho un problema col mio pensiero. Non so dove metterlo, dove posarlo, dove spostarlo nella scacchiera delle manovre internazionali, e anche nazionali.
lo sollevo, non lo poso, sono costernata dalla mia inettitudine al giudizio.
Cosa ne penso di Renzi? Boh. Non mi fa pensare al comunismo, del resto di quale comunismo parlo quando parlo di comunismo?
Mah.
Tutto questo non lo dico né per fare tendenza né per fare contro tendenza. E neanche perché non me ne freghi niente di capire.
È che sono oberata dalle informazioni, ma assolutamente paralizzata.
io vorrei pensare qualcosa, ma non ho gli strumenti. O forse ne ho così tanti, che tra loro, si annullano.
ieri notte ho studiato Gramsci con mio figlio. L'idea che il linguaggio determini il giudizio, che il giudizio, il pensiero, inteso anche come opinione, perché no, sia in parte la conseguenza del condizionamento culturale nel quale cresci e vivi.
Una cosa del genere, abbiamo letto, e discusso un po'. Senza pretese da esperti.
Beh.
Cosa c'entra?
Niente.
Non c'entra niente.
è che mi viene da mettere insieme le cose fra loro, ma non per ricomporle.
Io dico: non capisco cosa devo capire, perché forse la realtà è che non devo capire niente.
Non c'è un giudizio, perché non c'è un parametro.
Vale tutto?
Quasi.
Cosa ne penso?
Stento a pensare.
Mi vado a prendere I Quaderni dal carcere, però, in biblioteca. Mi è venuta voglia di leggere del pensiero.
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